Riflesso di Stiramento e riflesso di Hoffmann

Contesto

È ipotesi del Dott. Irvin M. Korr (PhD) che la sensibilità del Riflesso Miotatico Monosinaptico [trad. dell’anglosassone “Stretch Reflex”, tradotto anche come “Riflesso di Stiramento” n.d.T.] giochi un ruolo fondamentale nella diminuzione di mobilità caratteristica della disfunzione somatica. Perciò, riprogrammando la funzione dei recettori dello stiramento, con il Trattamento Manipolativo Osteopatico (OMT) si potrebbe ottenere il ripristino della mobilità.

Obiettivo

Si vuole testare l’ipotesi del Dott. Korr nel contesto della tendinite dell’Achilleo, esaminando l’efficacia del Trattamento Manipolativo Osteopatico nel ridurre l’intensità del Riflesso Miotatico.

Metodi

I soggetti esaminati sono stati reclutati tramite inserzioni pubbliche e indirizzamento da parte di professionisti della salute. Non sono stati fissati criteri di restrizione basati su fattori demografici. In 16 pazienti affetti da tendinite dell’Achilleo, diagnosticata da personale medico, è stata misurata l’ampiezza del Riflesso di Stiramento (Stretch Reflex) e del Riflesso di Hoffmann (H-Reflex) nei muscoli del tricipite della sura (ovvero l’insieme funzionale soleo – gastrocnemio con i suoi due capi, laterale e mediale). La misurazione è stata effettuata prima e dopo il Trattamento Osteopatico. La misurazione è stata effettuata anche in un gruppo di controllo di soggetti asintomatici (in numero di 15) prima e dopo un intervento manipolativo simulato.

Risultati

Come previsto dai concetti del modello Strain-Counterstrain elaborato da Lawrence Jones, DO, il Trattamento Osteopatico ha prodotto una diminuzione in ampiezza del 23,1% sul Riflesso Miotatico in pazienti affetti da tendinite dell’Achilleo. Risultati simili sono stati riscontrati a livello del gastrocnemio mediale e di quello laterale nei soggetti trattati con OMT. Il trattamento simulato nel gruppo di controllo non ha avuto risultato significativo su entrambi i riflessi. La compilazione da parte dei pazienti di un questionario a scala graduata – prima del trattamento e successivamente per una settimana ogni giorno – ha sottolineato un importante miglioramento clinico negli ambiti del dolore, della rigidità e del gonfiore.

Conclusioni

Il Trattamento Manipolativo Osteopatico ha ridotto l’ampiezza del Riflesso di Stiramento, mentre ha lasciato invariato il Riflesso di Hoffmann: questo è coerente con l’ipotesi propriocettiva del dott. Irvin M. Korr riguardo alle disfunzioni somatiche e al loro trattamento. Inoltre, dato che i livelli di dolenzia dei soggetti sono molto diminuiti subito dopo il trattamento, è possibile che una modificazione dell’attività dei nocicettori giochi un ruolo importante nelle variazioni di ampiezza del Riflesso di Stiramento.

Autori: John N. Howell, PhD; Karen S. Cabell, DO; Anthony G. Chila, DO; and David C. Eland, DO
Estratto da JOAOA Journal of the American Osteopathic Association Vol 106, No 9, Settembre 2006; pgg. 537–545
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