Analgesia del movimento: attività ideomotoria e terapia manuale

C’è una certezza comune ai tanti che si rivolgono alle terapie manuali per alleviare il dolore: che il corpo si muove, naturalmente e perennemente, in modo da favorire la salute e la funzione ottimale (il movimento intrinseco). Questo movimento è spesso facilmente osservabile, ma a volte reperibile solo attraverso la palpazione.
E’ indubbio, dunque, che le nostre metodiche di manipolazione debbano tener conto di questo movimento, ed è per questo che in genere usiamo le mani: non nel tentativo di creare forme o imporre forze, ma come strumenti di percezione e comunicazione. Come primo e più importante passo dobbiamo andare alla ricerca di questo movimento e poi credere in esso, in quanto nostra eredità, e incoraggiarne la sua espressione più grande.

Il breve articolo che segue esamina la natura e la manifestazione del movimento intrinseco nella clinica (benché la letteratura osteopatica abbia già lungamente trattato l’argomento) in quanto l’autore crede che le sue origini e scopo possano differire in modo significativo dagli autori precedenti.

“Viviamo chiusi in un faro di fronte al mare e vediamo ogni giorno l’acqua del Pacifico, e anche quando non vediamo il mare ne sentiamo la presenza.”
William Garner Sutherland, 1951
Questa lettura, non solo mostra l’importanza di tale movimento, ma illustra anche una chiave di rilettura compatibile con le osservazioni cliniche riportate dai molti osteopati che ascoltano i pazienti con le mani.

Autore: Barrett L. Dorko, P.T.
Estratto da www.barrettdorko.com

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